Il corso inizia il 2/10/2017 esattamente tra …….
PRESENTAZIONE DEL CORSO
L’identificazione degli organismi a livello di specie è uno dei maggiori limiti nel lavoro di monitoraggio ambientale anche in ambito marino; per questa ragione negli ultimi tempi si è cercato di lavorare considerando gli organismi a livello di rango tassonomico superiore (taxonomic sufficiency). Recenti indagini, tuttavia, hanno dimostrato come lavorando in questo modo si perda molta informazione. Inoltre i maggiori indici di valutazione ambientali sviluppati nell’ambito della Water Framework Directive e richiesti anche per la recente Marine Strategy, utilizzano, di fatto, le specie. I ricercatori che si occupano dell’identificazione delle specie nell’ambito del monitoraggio ambientale, anche definiti paratassonomi, molto spesso non ricevono un’adeguata preparazione di base e come conseguenza vanno incontro ad erronee identificazioni e segnalazioni che risultano in una serie di problemi nel confronto sia spaziale sia temporale dei dati, nella formulazione degli indici e quindi in ultima analisi nella valutazione dello stato ambientale dei siti di studio. Si aggiunge ad oggi il problema della corretta individuazione di specie aliene introdotte, che attualmente viene considerato una delle maggiori sorgenti di rischio ambientale.
Gli anellidi policheti sono uno dei gruppi più rappresentati nelle comunità bentoniche di fondo mobile e roccioso, sia in termini di abbondanza che di ricchezza specifica. L’identificazione delle specie nell’ambito di questo gruppo rappresenta però, purtroppo, uno degli ostacoli maggiori nel monitoraggio. Ciò è dovuto principalmente all’esiguità di strutture indeformabili sulle quali basare la classificazione e al fatto che, essendo animali a corpo molle, molto spesso non vengono campionati interi. Bisogna però rimarcare che le persone preposte all’identificazione sono lasciate all’iniziativa personale senza un’adeguata formazione di base. Questo si risolve in difficoltà nell’identificazione, che a volte porta a considerare differenti taxa come appartenenti alla stesso taxon.
La tassonomia è una scienza difficile, particolarmente trascurata a livello di fondi dedicati alla ricerca. Tuttavia, non si può improvvisare, né trattare con superficialità il materiale; spesso mancano gli specialisti che potrebbero guidare al meglio i neofiti. Manca, inoltre, adeguato materiale di supporto, poiché le chiavi esistenti sono obsolete e generano errori grossolani.
Durante il corso verranno forniti supporti didattici sotto forma di guide con relative chiavi dicotomiche revisionate e materiale di riferimento (Il laboratorio di Zoologia possiede una collezione di riferimento di anellidi policheti con circa 600 specie), Le guide realizzate sono relative soprattutto alle famiglie che negli ultimi 30 anni sono state profondamente revisionate e la cui sistematica è notevolmente cambiata.
L’idea di realizzare questo corso nazionale, rivolto a studenti e personale tecnico specializzato, è scaturita da precedenti esperienze realizzate in ambito extramediterraneo. (MESL Taxonomic course. Marine Biological Laboratory of Plymouth UK (Bath); BEQUALM/NMBAQC Scheme Taxonomic Workshop at the Dove Marine Laboratory, Cullercoats (UK) APEM Limited Diamond Centre). Sicuramente in Europa del Nord esiste una tradizione sulla conservazione e conoscenza degli invertebrati marini che acquisisce un’importanza maggiore di quanto accade in ambito Mediterraneo per l’esistenza di molte compagnie private che curano i monitoraggi ambientali e di conseguenza la preparazione del personale. Per questa ragione da anni realizzano dei corsi mirati a questo proposito, invitando specialisti che operano anche in campo Mediterraneo.
Durata del corso
Il corso, della durata di 6 giorni (dal Lunedì al Sabato), si svolgerà presso l’Università del Salento (Lecce), sotto la guida della Prof. Adriana Giangrande e della Dott.sa Maria Cristina Gambi, note specialiste di anellidi policheti, con particolare riguardo alla famiglia Sabellidae. L’attività sarà coadiuvata dal personale facente parte del gruppo di lavoro del Laboratorio di Sistematica di Lecce coordinato dalla prof. Giangrande. Esso comprenderà una serie di seminari frontali riguardanti le famiglie più problematiche, ma soprattutto verterà sugli aspetti pratici, con visione di materiale, sia sul materiale che i partecipanti porteranno con se, sia su quello fornito dagli organizzatori.
A chi è rivolto
Il corso è rivolto principalmente a persone che abbiano già dimestichezza nell’identificazione dei policheti, ed è stato programmato proprio per facilitare la comunicazione tra specialisti e studenti/tecnici, in cui i partecipanti si confronteranno fra di loro nell’identificazione del proprio materiale, che avranno avuto cura di portare con se, sotto la guida di esperti nel settore. I partecipanti avranno, inoltre, la possibilità di visionare il materiale presente nella collezione messa a disposizione. Questa procedura dovrebbe produrre un sistema di unificazione nell’identificazione delle specie, che vada al di là della valutazione soggettiva dei caratteri utili all’identificazione.